Il Marchese di Roccaverdina

"Il Marchese di Roccaverdina", pubblicato per la prima volta nel 1901, è considerato il romanzo più famoso, oltre a quello più riuscito di Luigi Capuana, il teorico del verismo. Fra realismo e indagine psicologica, un delitto e un castigo in Sicilia: la storia tragica di un proprietario terriero, oppresso dai rimorsi, e della sua amante, completamente asservita. In questa storia si ritrovano molte tematiche che stavano a cuore a Capuana, una ricerca psicologica sottile e un po' morbosa e l'interesse per una realtà schiettamente legata alla terra, tipiche del Verismo- nella Sicilia di fine Ottocento - insieme alla curiosità per il soprannaturale, il favoloso, l'esperienza spiritica. Antefatto e snodo della narrazione, vivo e presente in tutta la vicenda, è il delitto passionale compiuto dal marchese, un aristocratico proprietario terriero che vive solitario nella sua dimora padronale. Il romanzo è la storia della sua lotta segreta e feroce contro sentimenti come il rimorso e la paura che lo tormentano. Sentimenti interiori che lo divorano lentamente, in una lotta senza tregua.